La fascia costiera Γ¨ una delle aree del pianeta con maggiore diversitΓ ambientale e rappresenta una delle zone piΓΉ vulnerabili ai cambiamenti climatici e ai rischi naturali, dove interagiscono i processi morfogenetici di origine marina, terrestre, atmosferica e antropica. I rischi includono inondazioni, erosione, innalzamento del livello del mare ed eventi meteorologici estremi.
Alcuni fra gli ecosistemi piΓΉ produttivi e ricchi di biodiversitΓ sono concentrati al confine tra terraferma e oceani. Questo patrimonio Γ¨, perΓ², minacciato: le aree comprese nei 200 Km dalla linea di costa, infatti, pur rappresentando solo circa il 20% della superficie terrestre, sono le zone in cui risiede oltre la metΓ degli abitanti del pianeta.Β
Lβimportanza, la complessitΓ e la vulnerabilitΓ degli ecosistemi e la molteplicitΓ di usi antropici rendono le coste particolarmente importanti per la gestione ambientale e lβapplicazione dei dettami dello sviluppo sostenibile. Questa consapevolezza ha portato a superare lβapproccio settoriale verso una visione sistemica, che si Γ¨ tradotta nella cosiddetta Gestione Integrata delle Coste (Integrated Coastal Zone Management β ICZM) che unisce i diversi livelli di governo, la comunitΓ , la scienza e la gestione, gli interessi settoriali e pubblici nella preparazione e nellβimplementazione di programmi per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle risorse e degli ambienti costieri
Nell'ambito della tematica, i ricercatori del DISTAV svolgono molteplici attivitΓ di ricerca, tra cui:
- Gestione sostenibile delle risorse e delle attivitΓ associate al loro prelievo con valutazione del livello di sostenibilitΓ tramite applicazione di metodologie sistemiche (e.g. analisi emergetica, impronta ecologica, LCA) e formulazione di scenari (C. Paoli, P. Povero, P. Vassallo)
- Sistemi di supporto alle decisioni per lβanalisi di strategie di gestione alternative (C. Paoli, P. Povero, P. Vassallo).
- Studi di dinamica litorale applicati alla valutazione dei fenomeni erosivi, alla difesa dei litorali anche con lβutilizzo di modelli numerici dedicati. Valutazione dellβefficacia dei ripascimenti in relazione a modalitΓ di versamento, tessitura, composizione (M. Ferrari).
- Identificazione della vulnerabilitΓ della costa alle inondazioni marine, mediante la valutazione della tipologia dei processi fisici che hanno determinato il danno e comprensione delle cause in funzione delle caratteristiche del moto ondoso, dellβesposizione del tratto costiero e degli aspetti strutturali degli elementi danneggiati. Valutazione della resilienza delle spiagge: capacitΓ e tempi di recupero, nuovo assetto (M. Ferrari).
- Analisi delle condizioni di instabilitΓ /arretramento delle coste rocciose e del relativo rischio geomorfologico in relazione alla vulnerabilitΓ costiera, con lβapplicazione di classificazioni e zonizzazioni delle falesie derivanti dal rilevamento integrato ed interpretazione di dati geologici/geomorfologici sia della parte emersa sia sommersa e di dati meteomarini in relazione allβazione del moto ondoso incidente. Individuazione di interventi per la mitigazione del rischio. (P. Brandolini; A. Cevasco, G. Pepe).
- Caratterizzazione geochimica di acque costiere tramite tecniche adattive di campionamento in-sut tramite ROV e/o piattaforma natante e speciazione geochimica in tempo reale (M. Vetuschi Zuccolini).
- Cartografia geochimica dei sedimenti in bacini idrografici costieri finalizzati alla valutazione delle concentrazioni ammissibili in coste depositi sottoposte a ripascimenti (M. Vetuschi Zuccolini).
